Quando pratico un massaggio ho sempre chiaro il mio stato d’animo iniziale, cerco infatti di “pulire” i miei corpi sottili mentale ed emozionale, proprio per essere maggiormente concentrata sulla cliente e sul tipo di benessere che le andrò a stimolare: più sono neutra e al di sopra del mio “io” più posso “seguire” le mie mani che a quel punto si muovono sicure e sentono quale è il migliore percorso da utilizzare.
Alla fine del massaggio uso la tecnica (comune a tanti) di scaricarmi le mani e gli avambracci sotto l’acqua corrente e sgrondo l’acqua in eccesso energeticamente, cercando di mandare via così ogni accumulo. La sensazione è di freschezza immediata ma lo stato d’animo non è mai come quello iniziale, qualcosa è cambiato. E’ importante infatti reimpostare la propria dimensione e centratura perché la persona che si è appena massaggiata ti lascia, oltre che la sua tensione muscolare, anche delle energie sottili come ansie, paure, angosce e tu operatrice devi essere pronta a neutralizzarle e a ricomporre il tuo stato d’animo iniziale. Chi non sta attento a questo importante passaggio o consapevolezza rischia di portarsi addosso per tutto il giorno qualcosa che appartiene ad altri.
Ho notato una diversità di accumuli energetici invece nell’effettuare i massaggi alle donne in stato di gravidanza. Esse abbandonano le tensioni muscolari come fanno tutti ma le loro energie sottili relative alle paure, ansie, angosce sono schermate da quel posto sacro che divide il loro diaframma dal liquido amniotico che avvolge il bambino. Una donna incinta seppure in balia delle proprie dinamiche emozionali e mentali cerca di proteggere il suo bambino a prescindere, anche da sé stessa, bambino che a sua volta, essendo un essere distinto ma ospitato, le ricorda che esiste muovendosi, alimentandosi, crescendo. La donna gravida non è mai sola, questa è forse la parte più meravigliosa di tutta l’esperienza, qualcuna che avrà sentito una lieve nostalgia della pancia una volta partorito e la sensazione strana di essere in due ma separati, me lo potrà confermare.
Una donna gravida che si sottopone ad un massaggio, si abbandona al bisogno di ritrovare una leggerezza che fisicamente le crea tensione nella colonna vertebrale, ha bisogno di una maggiore morbidezza nei muscoli per sostenere il peso che si sposta in avanti, una leggera tonificazione dei tessuti e una fluida mobilità nelle articolazioni, specialmente delle ginocchia. Non ultimo, la futura mamma, ha bisogno di sentire sulla propria pelle la tenerezza del tocco di una madre perché, non dimentichiamoci che per essere madre, bisogna riconoscerci prima come figlia.
E mentre il massaggio aiuta a ritrovare uno stato di benessere e di equilibrio per la gestante ecco che nell’aria si percepisce un respiro in più : un essere umano, custodito come un tesoro e nascosto alla vista di tutti, emana vibrazioni di puro amore e noi ne veniamo inondate.
Questa è la meraviglia e il mistero che c’è nella vita, in una nuova vita si percepisce l’esserci nel qui ed ora, in ogni battito, secondo, minuto, in ogni respiro, pensiero, emozione.
E la grande responsabilità che abbiamo nell’accogliere una nuova vita è fare la conoscenza di una persona distinta da noi, sacra perché inviolata da qualsiasi peccato e pregiudizio, umile nella sua grandezza e fatica di essere arrivata fino a noi.
I bambini di oggi, quelli che stanno nascendo, sono dei bambini speciali. C’è chi parla di bambini indaco, cristallo, bambini dotati di una intelligenza e sensibilità superiore alla nostra.
Io vorrei che imparassimo nell’accoglierli tra noi soprattutto una cosa: rispettarli. Educhiamoli ed accompagnamoli amorevolmente nella loro indole, non modifichiamoli per i nostri sciocchi o superficiali progetti genitoriali.
Siamo autorevoli ma educatamente, il bambino non deve diventare né un despota, né un suddito. Cerchiamo di percepire da loro, il meraviglioso mondo dal quale arrivano, cerchiamo di capire chi sono veramente e attraverso di loro ripercorriamo le nostre esperienze infantili ed annulliamo, una volta per tutte, quelle che ci hanno reso il cuore triste. Diamogli fiducia, libero arbitrio, facciamoli spaziare nelle loro idee e rappresentazioni, proteggiamoli soprattutto con la nostra presenza , non soltanto fisica ma come presenza a tutto tondo.
I bambini si accorgono quando noi siamo assenti con la mente e noi proprio con loro abbiamo l’opportunità di modificare e correggere questo difetto che ci ha reso insicuri. impariamo ad esserci. Esistere.
Essi sono venuti al mondo per ricordarci chi siamo.
Un articolo di grande spessore.. Bravissima
Bellissimo post Tizi, se fosso gravida verrei immediatamente a farmi massaggiare, quello che dici sui bambini che stanno nascendo in questo momento è verissimo, lo sento dentro di me. I miei nipoti stanno mettendo al mondo figli in continuaziome (sono 7 fratelli :D) e sto vedendo amiche, e colleghe gravide tanto da non sembrare vera la storia dell abbassamento del numero delle nascite, e devo anche dire che al momento ho visto nascere e in procinto di nascere solo femmime. A tutti i bimbi che incontro anche sul lavoro faccio un energetico augurio e incoraggiamento di forza dicendo loro che sono il futuro e che il mondo che noi lasceremo è nelle loro mani “forza, dai! “Gli dico “sei il futuro! Il cambiamento, dai!!”